ATTIVITÀ SOCIALI


 
Biciclettata 2007

Domenica 30  settembre 2007 si è svolto un evento che sta ormai diventando tradizionale, ossia quello della "Biciclettata con ALPI". Quest'anno ci si è avvalsi della collaborazione del Nuovo CSR, il Circolo Sportivo Ricreativo di Plaino, località in comune di Pagnacco (UD) da cui è partita la pedalata. "In bicicletta per le valli del Cormor" è stata in realtà un'iniziativa che offriva molto di più che una semplice bella occasione per conoscere pedalando assieme i luoghi ricchi di storia, arte e cultura che la pista ciclabile attraversa. Dopo la pedalata infatti c'è stato un abbondante pranzo seguito da una serie di giochi tradizionali che hanno coinvolto anche i clown del gruppo Ambaradan; ma ovviamente, nello spirito della nostra associazione, alla parte ludica e conviviale è stata abbinata una parte informativa e pratica riguardante i problemi respiratori, con l'esecuzione gratuita di prove allergiche e respiratorie sui bambini.

 

Vedi le foto della biciclettata 2007

 

Per quanto riguarda il percorso la  nostra biciclettata si è dipanata lungo 21 chilometri prevalentemente pianeggianti attraverso un paesaggio agricolo con significative presenze naturali, intervallate da tracciati stradali storici con vecchi guadi e vecchi ponti ormai crollati. Dalla piazza di Plaino abbiamo imboccato la pista ciclabile e da qui siamo giunti alla piana a valle di Pagnacco, dove abbiamo potuto osservare i resti imponenti di uno storico tracciato ferroviario Quindi abbiamo proseguito verso Tavagnacco dove abbiamo imboccato la parte più naturalistica della valle fino a scorgere il castello di Fontanabona. Porseguendo verso nord attraversando borghi e campi siamo giunti a Treppo Grande e ci siamo diretti verso Buja, dove nasce il torrente Cormôr. Siamo a quota 250 metri, dove il Cormôr prende vita dall’unione di tre modesti ruscelli che scorrono lungo il versante nord-est del Monte di Buja in corrispondenza della frazione di Madonna; è un corso d’acqua che si snoda lungo un percorso di 63 km e dopo aver attraversato le colline moreniche e la pianura friulana sfocia nella laguna di Marano e Grado. Ha un andamento torrentizio avendo una continuità idrografica solo fino a nord di Fontanabona (Pagnacco) per poi avere l’alveo generalmente asciutto. L’origine del toponimo è da ricondurre alla radice prelatina (forse celtica) “kurm”, con significato di “prato umido”, che produce il friulano “cormanìe”, ossia “impaludamento, terreno paludoso”, per le ripetute tracimazioni del torrente nella compagna circostante. Lungo il torrente Cormôr sono presenti formazioni vegetazionali di elevato valore naturalistico e di particolare interesse storico-paesaggistico, in quanto lembi residuali di ben più vaste superfici forestali ridotte, specialmente nell’ultimo secolo, dall’espansione delle colture agrarie intensive. Si tratta di fasce boschive di varia ampiezza che talora sono interessate dall’esondazione del torrente, e che variano in composizione e struttura anche in relazione al grado di idrofilia, all’altitudine e al tipo di suolo. Durante il percorso abbiamo potuto ammirare paesaggi immersi nel verde, una fauna e una flora incontaminate e intervallate da scorci di civiltà rurale, monumenti, palazzi, ville e chiese con un fascino che è stato veramente bello scoprire.

 

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