COSE - COmitato Studio Elettrosmog
Articoli, interviste e approfondimenti sull'elettrosmog
(Ultimi articoli aggiunti: Il comitato No Wi-Fi Toscana scrive ai propri amministatori sulle installazioni 5G,
inserito l'11 gennaio 2019)
Incontro sull'elettrosmog a Gemona del Friuli (UD), 31 maggio 2019
Cellulari e tumori, tra conferme e assoluzioni
Spot cellulari con bambini, l'appello di AMICA sottoscritto da COSE
Link utili
Wi-Fi: cos'è e cosa fa
Incontro sull'elettrosmog a Pedavena (BL), 18 novembre 2016
Dibattito su antenne e elettrosmog a Fagagna (UD), 19 marzo 2015
Workshop sull'elettrosmog a Roma (21 febbraio 2015)
Incontro pubblico sul wi-fi nelle scuole (27 maggio 2014 - riepilogo e foto)
Durante i nostri studi sull'inquinamento nelle scuole di Udine, siamo stati contattati dal Comitato Genitori Responsabili, i quali hanno chiesto di aderire all'Associazione ALPI, creando un gruppo che segua il problema dell'elettrosmog.
Questa è una patologia di recente inquadramento, non ancora riconosciuta a livello medico e medico-legale, che sembra interessare dal 3 al 5% della popolazione,
secondo gli ultimi dati dei paesi più avanzati. Poiché legato
all'inquinamento atmosferico, l'adesione è stata accettata, considerato
anche che nessuno nella nostra Regione si occupa di tali pazienti.
Dopo una prima riunione (vedi foto), il comitato si è riunito altre 2
volte e ha partecipato all'assemblea annuale della nostra Associazione. Ha aderito all'iniziativa anche l'Associazione CORDICOM FVG, presente alla riunione con il suo Presidente Luciano Zorzenone.
I passi futuri consistono in una riunione estesa alla popolazione sul problema del WiFi, con la collaborazione dell'Associazione Apple di Padova, che ha un esperienza ventennale in tale campo e in seconda battuta l'inizio di uno studio con la rilevazione dell'inquinamento elettromagnetico in una decina di classi con WiFi e un altra decina senza.
Contemporaneamente si creerà un tavolo di lavoro con diversi esperti
(epidemiologo, pneumologo, oncologo, cardiologo) in modo da
quantificare il fenomeno e dare una risposta alle persone che
segnaleranno questa patologia. Confidando nella sensibilità dei
dirigenti medici, il nostro obiettivo sarebbe quello di creare un
ambulatorio per questi pazienti.
Alcuni partecipanti alla prima riunione