ATTIVITÀ SOCIALI 2016



FUSINE 2016
Soggiorno estivo per bambini
asmatici e con problemi respiratori

Anche quest'anno l’associazione ALPI ha organizzato  il soggiorno per bambini asmatici e con problemi respiratori a Fusine. Siamo stati ospiti della casa per vacanze della Parrocchia di Lignano, e del Comune di Tarvisio, che ci ha supportato nelle varie attività mediche e ricreative (vedi alcune delle foto più belle del soggiorno).

La novità di quest’anno è stata l'esecuzione di un test che valuta la resistenza alla fatica con un adatto programma computerizzato e con le prove di funzionalità respiraatoria adatte ai bambini, prima e dopo tale test .Ci siamo avvalsi dell’esperienza e della professionalità di 2 ricercatrici dell' Istituto di Fisiologia dell'Università di Udine. Mancando una documentazione scientifica rigorosa sulla speleoterapia (ci sono solo alcune segnalazioni poco rigorose dall’Europa orientale) i bambini sono stati divisi in 2 gruppi, di una trentina ciascuno. Il primo gruppo ha eseguito la speleoterapia, il secondo no. Al termine del soggiorno i 2 gruppi sono stati confrontati sul piano clinico, della resistenza alla fatica,  delle prove di funzionalità respiratoria anche dei bronchi più sottili, esame dei gas bronchiali. Per evitare valutazioni “di parte” da parte nostra, i dati verranno sottoposti a un esame statistico-medico da parte di un esperto di queste valutazioni. Anche la scelta di chi ha partecipato  alla speleoterapia è stata  casuale, fatta da un adatto programma computerizzato.

Come in passato si è privilegiata l’attività fisica, sia libera (giochi a scelta dei bambini, lasciandoli liberi di scegliere e di esprimere la loro potenzialità), sia di gruppo e programmata (escursioni, partite di calcio, basket e volley, ping-pong e calcetto, tiro con l’arco, giochi di gruppo).
Scopo non secondario del soggiorno è stato quello di rendere autonomi i bambini nei confronti della loro patologia, puntando sul “self-management”: ogni partecipante è stato istruito a riconoscere da solo i sintomi, a saper eseguire in modo corretto le terapie,a  praticare un’attività fisica a lui adatta, con eventuale prevenzione dell’asma da sforzo.

Abbiamo proseguito anche il programma di contatto con la natura “Vivere il bosco”  da parte  della dr.ssa   Giulia Tributsch, che insegna ai bambini a riconoscere le piante, le tracce degli animali, i monti, inserendo le persone in un tutt’uno con la meravigliosa natura che ci circonda.

La visita a un tipico alveare con molte arnie decorate (Panjske končnice) ha messo a contatto i bambini con questa pratica, di cui gli sloveni sono maestri da secoli, tanto da essere stati chiamati già da Carlo Magno ad istruire i suoi popoli su tale allevamento. I bambini hanno potuto comprendere le abitudini e le caratteristiche dell’ape carniolica, varietà autoctona, presente nel territorio delle Karawanke da circa 15.000 anni e ormai una delle poche varietà non sottoposte a ibridazione, tutelata e studiata in Austria e Slovenia da oltre 200 anni.

Entusiasmante il contatto dei bambini con la bellissima struttura di salto con gli sci di Planica, all’ avanguardia nel mondo, dove hanno visto al lavoro diverse nazionali europee ed extraeuropee e anche un gruppo di giovani atleti e hanno potuto leggere la storia dei trampolini, dove dal 1985 vengono stabiliti tutti i record del mondo.

Si è proseguito anche con il progetto “RESPIRO SENZA CONFINI - FLÂT CENCE CUNFINS - DIH BREZ MEJA - ATEM OHNE GRENZE - BREATH WITHOUT BORDERS(iniziato già nell'anno 2012, vedi sezione precedenti) approfittando del fatto che eravamo al punto d’incontro tra le 4 grandi etnie europee: latina, romanza, tedesca e slava.

E’ stato un piacere notare che i bambini, già dal secondo giorno di permanenza, hanno iniziato a salutare le persone che incontravano con diversi idiomi “Buongiorno, Mandi, Dober dan, Guten Tag”, tanto da attirare l’ attenzione di un linguista tedesco, che abbiamo incontrato sulla cima del monte Forno/Peč/Ofen, proprio all’incrocio dei 3 stati confinanti.

Durante il soggiorno abbiamo spiegato la storia dei popoli che abitano questo lembo di terra, la storia del confine, le assurdità dei vari nazionalismi -da una parte e dall’ altra- , i toponimi, la loro traslitterazione nelle diverse lingue, le diverse tecniche costruttive delle case, dei fienili, l’utilizzo dei vari materiali edili e la peculiarità dei “kozolec”, simili alle “Harpfen” tedesche, testimoni del percorso comune dei due popoli, incrociatosi tra Nord Europa e Carpazi. Ci siamo intrattenuti inoltre sulla cultura della “planina”, completamente diversa dall’alpeggio romanzo. L’escursione alla sorgente Dolinka della Sava, oltre alla magicità del luogo, ha avuto lo scopo di spiegare il percorso di questo grande fiume che si getta nel Danubio dopo aver attraversato il territorio di 4 popoli.