EMERGENZA CORONAVIRUS

Coronavirus fra le onde e le nuove ondate

Proseguiamo con i nostri aggiornamenti settimanali sul Coronavirus, rispondendo alle domande che ci arrivano. Cercheremo di usare dei termini semplici, evitando il più possibile quelli medici. Per comodità manteniamo la dizione di Coronavirus, anche se quella scientifica sarebbe Covid19. Ricordiamo anche in questa occasione che il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale

Per chi lo desiderasse, giovedì 25 giugno, il dott. Mario Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 21.00. Si parlerà di problemi respiratori e allergici e del coronavirus. Poiché non si potranno fare delle domande in diretta, chi avesse dei quesiti, può mandarli a: studio@mariocanciani.com

PERCHÈ SI PARLA TANTO DI CARICA VIRALE?

Cercherò di rendere semplice un concetto complesso. Secondo uno studio dell’Istituto Mario Negri, mentre fino a un mese fa per fare la diagnosi di Corona bisognava amplificare l’RNA (il materiale genetico del virus) di poche volte, ora ci vogliono 34-38 cicli, il che corrisponde a circa 10.000 copie di RNA virale di base. Questo significa che questi soggetti sono infetti, presentano un tampone positivo ma sono poco pericolosi, sia per sè stessi, sia per gli altri. Secondo uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, sotto le 100.000 copie di RNA non c’è rischio di contagio.

GLI ASINTOMATICI SONO PERICOLOSI?

Uno studio coreano ha valutato 285 asintomatici, ha poi rintracciato 790 contatti diretti con essi e si è visto che nessuno è stato infettato. Anche in questo lavoro si è evidenziato che una positività con meno di 100.000 copie virali non è pericoloso.

FARE IL BAGNO È SICURO?

Sia l’acqua di mare (con il sale), sia soprattutto quella della piscina (con il cloro), uccidono il virus. Il Corona non si trasmette né con la sabbia, né con altre superfici esposte al sole perché i raggi UV sono dei potenti disinfettanti. Il problema è per quelle persone che vanno al mare o in piscina e non rispettano le distanze di sicurezza e l’uso della mascherina quando vengono a contatto con più persone.

PERCHÈ IL CORTISONE È UTILE CONTRO IL CORONA?

Secondo uno studio inglese, il desametasone, un cortisonico somministrabile per bocca o endovena, ridurrebbe la mortalità del 35% rispetto ad altri farmaci usati in questa pandemia. L’azione sarebbe data dalla modulazione della risposta immunitaria da parte del nostro organismo, che alla fine causa i danni maggiori.

I CASI CHE SI REGISTRANO ULTIMAMENTE SONO LA SPIA DI UNA NUOVA ONDATA?

Direi di no, si tratta di focolai ben delimitati, specialmente in Lombardia. La seconda ondata è prevista per ottobre, complicata dalla coesistenza dell’influenza, perché sarà difficile riconoscere quali sintomi respiratori siano da ricondursi al Corona. Per questo è importante anticipare ed estendere la vaccinazione antinfluenzale.

ABBIAMO DATI CERTI SUL CORONA IN ITALIA?

Dall’esame di oltre 30.000 cartelle cliniche è emerso che (1) nei casi gravi, tra l’inizio dei sintomi e la morte passano 11 giorni, dall’inizio dei sintomi al ricovero 5 giorni; (2) i maschi rappresentano il 60% degli ammalati, l’età media dei maschi è di 80 anni, quella delle femmine di 90; l’1% aveva meno di 50 anni (3) la mortalità da solo Corona è il 4%, il 15% ha almeno una patologia, il 21% due patologie, il 60 tre o più patologie; le patologie più frequenti sono ipertensione e diabete; (4) i sintomi più frequenti sono febbre, tosse e dispnea (difficoltà a respirare), il 6% non presenta alcun sintomo respiratorio; (5) le terapie più usate sono state antibiotici (86%), antivirali (60%), cortisonici (38%).

PERCHÈ IN QUESTO PERIODO STANNO AUMENTANDO I CASI NEI GIOVANI?

Per gli assembramenti, basta vedere i video sulla movida e sui festeggiamenti per le partite di calcio. I danni maggiori però li pagheranno i genitori e i nonni di questi giovani. Bisogna dire che finora i numeri sono modesti, si tratta di focolai che vengono ben circoscritti.

SAPPIAMO QUALI CONSEGUENZE HA PRODOTTO IL LOCKDOWN SU BAMBINI E GIOVANI?

A parte le mie osservazioni personali (non ho mai visto tante tossi nervose come in questo periodo), uno studio dell’ospedale pediatrico Gaslini ha evidenziato che il 70% dei bambini con meno di 6 anni presenta irritabilità, disturbi del sonno, nervosismo, paura del buio. Gli adolescenti hanno descritto fiato corto, cambiamenti di umore, disturbi del sonno, irritabilità. In entrambi i gruppi i sintomi erano proporzionali a quelli dei genitori.