EMERGENZA CORONAVIRUS

Coronavirus, le domande non sono finite

Anche in questo ottavo aggiornamento settimanale forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Per facilitare la comprensione, cercheremo di usare il meno possibile termini medici e di semplificare i concetti. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui informazioni invitiamo a consultare all’indirizzo https://www.protezionecivile.fvg.it/it/la-protezione-civile/eventi/informazione-coronavirus.

Per chi lo desiderasse, ogni giovedì e per tutto il mese di aprile, il dott. Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 20.45. Si parlerà di problemi respiratori e allergici e del coronavirus. Causa le restrizioni legate al Corona, non si potranno fare delle domande in diretta. Chi avesse dei quesiti, può mandarli a: studio@mariocanciani.com

I BAMBINI HANNO SINTOMI DIVERSI DAGLI ADULTI?

I bambini, pur infettandosi come gli adulti, si ammalano di meno per una serie di ragioni che abbiamo già analizzato. Si è visto che bambini, ma anche gli adolescenti, presentano con più frequenza rispetto all’adulto vomito e diarrea e delle eruzioni cutanee alle dita di mani e piedi, una specie di “geloni” fuori stagione, causati dalla deposizione di anticorpi contro il virus nelle estremità. Questa è una manifestazione tardiva dell’infezione da Corona, quando i pazienti non sembrano essere più infettivi; i tamponi sono quasi sempre negativi, il test sul sangue ci potrebbe dare maggiori informazioni su questa complicanza.

SONO ASMATICA. SONO PIÙ A RISCHIO CON IL CORONA?

Dopo le segnalazioni cinesi, ora anche l’ECDC (Centro Europeo per la Prevenzione delle Malattie) ha comunicato che, mentre per le forme lievi i rischi sono simili a quelli della popolazione generale, per quelle medie e gravi il rischio di avere una malattie più grave aumenta. È essenziale, specie in questo periodo, mantenere un buon controllo dell’asma, non tralasciando i sintomi della forma persistente, che sono più sfumati delle crisi improvvise e che consistono in tosse secca stizzosa, affaticabilità per sforzi modesti come salire le scale, stanchezza persistente, respiro più veloce).

PERCHÈ UNA PARTE DEGLI AMMALATI PRESENTA UNA SCOMPARSA DEL GUSTO E DELL’OLFATTO?

Si è pensato che questo dipenda da un interessamento cerebrale da parte del virus, con lesione dei neuroni deputati a rilevare questi sensi. Oltre a questa spiegazione, mi permetto di darne una mia. Tempo fa, durante un’analisi al microscopio elettronico di una biopsia nasale in una paziente con bronchiti ricorrenti, mi sono accorto che non si vedevano i recettori dell’olfatto, per cui è possibile che il virus, così come lede le ciglia respiratorie tipiche della bronchite, provochi delle lesioni anche nei recettori di gusto e olfatto, che non sono altro che ciglia modificate.

SI PARLA SEMPRE PIÙ SPESSO DI “PATENTINO IMMUNITARIO”. DI COSA SI TRATTA?

Per essere sicuri che una persona non ne infetti altre, specie per le professioni che richiedono molti contatti (sanitari, farmacisti, commessi, insegnanti,..), è possibile che nelle prossime settimane, oltre ai tamponi, si eseguano dei test sierologici, cioè sul sangue, per verificare chi abbia prodotto difese immunitarie contro il virus. In presenza di un tampone negativo e di anticorpi protettivi, la persona non risulterebbe né infettante, né a rischio di ammalarsi, anche se cominciano ad essere descritti alcuni casi di reinfezione (v. sotto).

SI PUÒ RICADERE DOPO ESSERE GUARITI DAL CORONA?

Non lo sappiamo ancora con certezza, ma potrebbe essere che il virus conviva con il paziente guarito e si riattivi ogni tanto, come succede con l’herpes, quando le difese immunitarie calano. Secondo alcune segnalazioni – che andranno confermate- queste eventuali ricadute sono lievi e i pazienti poco infettivi.

È POSSIBILE CHE IL CORONA SIA SFUGGITO DA UN LABORATORIO?

Ogni tanto questo sospetto riappare. Con l’esame del materiale genetico del virus, si è visto che le mutazioni che ogni tanto compaiono sono casuali e non sono legate all’inserimento di pezzi di altro materiale genetico inserito artificialmente, che dovrebbe essere costante e nella stessa posizione e non casuale e in posizioni diverse.

COSA DOBBIAMO ATTENDERCI DALLA FASE 2 DELLE MISURE PREVENTIVE?

 Probabilmente il Corona resterà con noi per diversi anni. È probabile che con il calo delle misure restrittive avremo nuovi focolai, che andranno circoscritti al più presto mediante quarantena, tracciabilità dei contatti e degli spostamenti tramite cellulare. Alle persone sospette andranno eseguiti almeno 2 tamponi, per evitare i falsi negativi, che sono più frequenti non appena si contrae l’infezione. Ai tamponi si aggiungerà il dosaggio degli anticorpi nel sangue. Naturalmente andranno mantenute tutte le misure preventive (mascherine, lavaggio frequente delle mani, distanziamento sociale…).

IL CORONA DA NOI È DIVERSO DA QUELLO CINESE?

I ricercatori dell’Area di ricerca di Trieste e quelli dell’università di Baltimora hanno confrontato il materiale genetico dei virus isolati in Cina e in Europa ed America e hanno visto che è differente. Si è addirittura riusciti a risalire alla data della mutazione, che è avvenuta in Inghilterra il 9 febbraio, per un errore di un enzima virale, la polimerasi. Purtroppo per noi, il ceppo europeo/americano è più aggressivo. Queste mutazioni sono importanti perché possono creare problemi a livello diagnostico, terapeutico e anche immunitario, nel senso che sarebbero meno riconoscibili dal nostro sistema anticorpale, favorendo le ricadute.