EMERGENZA CORONAVIRUS

Coronavirus, non solo numeri

Continuiamo i nostri aggiornamenti settimanali con notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Per facilitare la comprensione, cercheremo di usare il meno possibile termini medici e di semplificare i concetti. Anche questo sesto report non vuole  sostituire  il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, che invito a consultare all’indirizzo https://www.protezionecivile.fvg.it/it/la-protezione-civile/eventi/informazione-coronavirus.

Per chi lo desiderasse,  ogni giovedì e per tutto il mese di aprile, il dott. Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 20.45. Si parlerà di problemi respiratori e allergici e del Coronavirus. Viste le difficoltà logistiche legate al Corona, vi invitiamo a mandare preventivamente le vostre domande a: studio@mariocanciani.com

HO SENTITO PARLARE DELL’USO DELL’OZONO NELLA TERAPIA DEL CORONAVIRUS. MA L’OZONO NON E’ TOSSICO?

Cercherò di rendere semplici alcuni concetti un po’ complessi. L’ozono è un gas composto da 3 atomi di ossigeno, mentre l’ossigeno che respiriamo ne ha 2. La sua formula è O3. Questo atomo in più fa in modo che la molecola sia molto reattiva e interagisca con le altre molecole dei tessuti, cedendo ossigeno. L’ossigeno è un potente killer di batteri, virus e funghi, ecco perché usiamo l’acqua ossigenata (H2O2) quando ci facciamo delle ferite o abrasioni. L’ozono è utile se viene usato per via venosa o locale, mentre è dannoso se viene respirato, come succede in estate, quando si forma dall’interazione dei raggi del sole con i gas di scarico e si accumula nelle aree verdi come parchi e giardini. In estate nelle città inquinate gli asmatici e i bronchitici cronici  non  dovrebbero stare in tali luoghi dalle 12 alle 18, quando la produzione del gas è massima.

IN QUESTI GIORNI HO SENTITO PARLARE MOLTO DI OZONOTERAPIA, MA NON HO CAPITO DI COSA SI TRATTA E COME FUNZIONA.

L’ozonoterapia è usata da oltre un secolo per trattare diverse infezioni, ancor prima degli antibiotici. Si utilizza una miscela di ozono e di ossigeno, con l’obiettivo di far interagire i tessuti del corpo con l’ossigeno e i suoi radicali ceduti dall’ozono.  Questa terapia sfrutta l’effetto antinfiammatorio del gas, che blocca la cascata infiammatoria nel polmone, innescata dal virus, ma poi proseguita dalle nostre stesse cellule, specialmente dai globuli bianchi. Per quanto riguarda il Corona, vengono prelevati 200 ml di sangue del paziente, che vengono fatti interagire con l’ozono per una decina di minuti e poi la miscela viene re iniettata nel paziente.  La procedura viene ripetuta per 3-4 volte. La terapia costa poco, non ha effetti collaterali. Finora l’esperienza ad Udine è molto buona e ha ridotto la percentuale di intubazione dal 15% al 3%, ma deve essere usata presto, prima che si siano prodotti grossi danni polmonari.

COSA PREVEDE LA “FASE DUE” DELLE MISURE PREVENTIVE CONTRO IL CORONA?

Poiché non si potrà andare avanti a lungo con le misure restrittive attuali, man mano che caleranno gli infetti e gli ammalati (il famoso R0 di cui parlavo nel quinto report, che dovrebbe scendere sotto a 0,5),  si sta predisponendo un piano basato sul controllo delle persone a rischio: anziani, sanitari e famiglie dove ci sono ammalati, mediante esecuzione di tamponi e dosaggio degli anticorpi anticorona. Inoltre, si cercherà di concentrare gli ammalati in degli ospedali dedicati ad essi, poiché si è visto che gli ospedali generali sono una grande fonte di contagio. L’ottimo sarebbe creare anche delle residenze per positivi, in modo che non vengano infettati familiari e contatti. Naturalmente queste sono delle ipotesi, vedremo cosa si deciderà.

CON LA BELLA STAGIONE E’ DA ATTENDERSI UN CALO DELL’EPIDEMIA?

Probabilmente si, legato al fatto che la gente sta più all’aperto – diluendo così il rischio di contagio- e al fatto che la capsula del  Corona è sensibile alla temperatura elevata e ai raggi ultravioletti.

IL CORONA SI TRASMETTE SOLO PER VIA RESPIRATORIA?

I colleghi cinesi hanno segnalato che il virus si trasmette, seppure di meno,  anche con urine e feci, da ciò l’importanza di lavarsi sempre le mani dopo essere stati in bagno.

PERCHE’ GLI ANIMALI DOMESTICI NON SI AMMALANO?

Sono pochi i casi di animali infettati dall’uomo e mai l’incontrario. Una spiegazione sarebbe fornita dalle diverse proteine di accesso a cui si lega il virus, diverse nell’uomo e nell’animale. E’ partita una ricerca sugli anticorpi prodotti dagli animali, dalla quale potremmo avere informazioni importanti.

PERCHE’ NEGLI ULTIMI ANNI ABBIAMO AVUTO TANTE EPIDEMIE? Dopo la diffusione dell’AIDS negli anni ’80, nel 2003 c’è stata la SARS, nel 2005 l’aviaria, nel 2009 la suina, nel 2016 il virus ZIKA e ora il Covid-19, nome scientifico dell’attuale Corona. La causa  di questa diffusione delle malattie è legata al sovraffollamento, alla commistione tra umani e animali, agli spostamenti continui delle popolazioni.

SONO DA ATTENDERSI ALTRE EPIDEMIE DA CORONA?

7 diversi coronavirus circolano negli umani, ma alcune decine sono quelle che infettano gli animali e che prima o poi potrebbero passare all’uomo, facendo il cosiddetto “salto di specie”. Questi salti sono pericolosi perché la nuova specie, come l’uomo nel caso del Covid-19, non ha difese immunitarie pronte e queste devono essere costruite pian piano. Dal 1965 il Corona ha provocato 7 epidemie, 6 delle quali nel solo periodo 2002-2019.

CHE DATI POSSONO DARCI IL TAMPONE E IL DOSAGGIO DEGLI ANTICORPI CONTRO IL CORONA?

Il tampone naso faringeo (si preleva un po’ di secrezione dal naso e dalla gola) ci dice se siamo infetti e infettanti in quel momento , mentre il dosaggio degli anticorpi ci dice se siamo venuti a contatto con il virus e se abbiamo prodotto le difese. Possiamo anche sapere se l’infezione è recente (anticorpi del tipo IgM) o passata (IgG, in genere un mese dopo ile IgM ). Secondo le ricerche in corso, la produzione anticorpale inizia 10-12 giorni dal contatto con il virus. La valutazione di tali anticorpi in una popolazione c’informa su quando è iniziata e come si sta diffondendo l’infezione, con particolare riguardo agli asintomatici,  a chi non è stato ancora infettato e a chi è guarito.

NEI BOLLETTINI E SUI SOCIAL VENGONO  USATI DEI TERMINI ASTRUSI PER DEFINIRE L’INFEZIONE DA CORONA. E’ POSSIBILE SEMPLIFICARLI?

Non è tanto semplice farlo in poche righe, ma cercherò di provarci: ospite è la persona o l’animale che offre una sede adatta alla crescita e al moltiplicarsi dell’agente infettivo; infetto o contagioso è chi contrae il virus, ma nell’80% dei casi non si ammalerà, anche se può trasmettere l’infezione ad altre persone; ammalato: chi sviluppa i sintomi dell’infezione; mortalità:  percentuale delle persone morte in rapporto a quelle vive, in un determinato periodo e in una data popolazione; letalità: numero dei morti sul numero dei malati, valuta la gravità della malattia. Per es. il Covid-19 ha discreta letalità ma bassa mortalità; epidemia: manifestazione frequente e localizzata di una malattia; pandemia: quando l’epidemia si diffonde a più stati in diversi continenti.