Coronavirus: tanti vaccini e pochi farmaci?
Anche in questo quarantatreesimo aggiornamento settimanale forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui indicazioni invitiamo sempre a rispettare.
Per chi lo desiderasse, giovedì 25 marzo, il dott. Mario Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 21.00. Si parlerà anche di asma e di malattie allergiche. Poiché non si potranno fare delle domande in diretta, chi avesse dei quesiti, può mandarli a: studio@mariocanciani.com
POSSIAMO ESSERE SICURI DEL VACCINO ASTRA ZENECA?
Dopo un’analisi di tutti i casi segnalati, l’agenzia europea del farmaco (EMA) ha sciolto i dubbi e ha detto che i rischi del vaccino sono molto modesti e molto inferiori rispetto alla malattia. L’Agenzia ha comunque consigliato di aggiungere una nuova avvertenza al vaccino, cioè il rischio di trombosi. I casi sospetti sono stati 18 su 20 milioni di somministrazioni del vaccino, quindi inferiori a un caso su milione di vaccinati. Sono più a rischio chi fuma e chi assume anticoncezionali. Il rischio di trombosi è 3000 volte più elevato con la Covid che con il vaccino.
PERCHÉ SI È CREATA TANTA TENSIONE SUL VACCINO ASTRA ZENECA?
Quando siamo ammalati ci rendiamo conto che dobbiamo assumere dei farmaci, anche se ne faremmo volentieri a meno. Altra cosa è quando dobbiamo assumere delle medicine in benessere, come è il caso dei vaccini. L’altro motivo è che i vaccini sono stati approntati e autorizzati in pochissimo tempo, visto che sono l’unica arma valida contro il Corona, per cui non c’è stato tanto tempo per segnalare eventuali effetti collaterali. Da ultimo, ma non per ultimo, la guerra commerciale tra le industrie. Solo in Europa il fermo commerciale dell’Astra Zeneca ha fatto vendere ai diretti concorrenti oltre 10 milioni di vaccini in più.
PERCHÉ ABBIAMO AVUTO SUBITO I VACCINI E NESSUN FARMACO REALMENTE UTILE?
Il problema è che il Corona, come tutti i virus, è un parassita e colonizza le cellule, per cui i farmaci devono penetrare al loro interno, causando anche la morte e distruggendo così i tessuti. E’ molto più facile colpire un organismo extracellulare, come un batterio perché è autonomo e ha delle differenze metaboliche con le nostre cellule. Ultimamente sembra che un nuovo antivirale, chiamato Molnupiravir sia efficace. Finora è stato studiato in laboratorio, sugli animali e su un gruppo di volontari; ora si è passati, anche in Italia alla fase 3 sui pazienti. Un grosso vantaggio è che il farmaco è somministrato per bocca e quindi può essere assunto a domicilio dal paziente stesso. Vedremo se i primi dati saranno confermati.
HO CONTRATTO LA COVID: DEVO VACCINARMI?
Si, perché il vaccino rafforza l’immunità e soprattutto aumenta le “cellule memoria”, che sono quelle che ricordano al sistema immunitario di produrre gli anticorpi. Si consiglia di vaccinarsi da 3 a 6 mesi dopo la negativizzazione del tampone, con una sola dose.
BISOGNERÀ RIFARE I VACCINI PER OGNI VARIANTE?
Da quello che si sa, sembra di no perché le varianti più diffuse sono coperte dai vaccini attuali. È probabile che con il tempo dovremo fare un richiamo annuale e il vaccino potrà essere modificato in base all’emergere delle varianti, come facciamo con l’influenza. La preparazione del nuovo vaccino è più facile con i vaccini a mRNA, come Pfizer e Moderna, più difficile con quelli ad adenovirus, come Astra Zeneca, Sputnik e Johnson&Johnson, che devono essere rifatti completamente per ogni variante e non modificati.
COS’È LA COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA?
Oltre ai casi di trombosi già noti, ci sono state 7 segnalazioni (sempre su 20 milioni di vaccinati) di coagulazione intravascolare disseminata, condizione che porta alla formazione di piccoli coaguli in vari organi dell’organismo, che bloccano i vasi sanguigni. È una patologia grave, che si verifica di solito nelle gravi infezioni, nello shock o nei tumori ed è causata da tossine o prodotti di liberazione dei germi o dei tessuti, che finiscono per attivare la coagulazione, bloccando le funzioni vitali. La forma lenta, cronica interessa di solito le vene e causa embolia polmonare e trombosi venosa profonda; la forma acuta è veloce e causa sanguinamento con blocco del sangue in diversi distretti, fino a interessare tutto l’organismo.
PERCHÉ CI SONO DEI CONTRASTI TRA I MEDICI SULLA PANDEMIA?
A parte certe persone che devono sempre essere bastian contrario e di solito non hanno mai eseguito alcuna ricerca medica, per il resto degli scienziati credo che prevalgano le opinioni rispetto all’aspetto scientifico e come si sa le opinioni possono essere diverse. Ciò succede specialmente quando si tratta di problemi nuovi, come la scoperta di un nuovo virus, sul quale si sa poco. Per esempio se parliamo dell’influenza la comunità medica è allineata su tipo di virus, modalità di trasmissione, vaccinazioni, prevenzione perché conosciamo il virus da decenni, cosa che non succede per il Corona.
I SOLDI TRASMETTONO IL CORONA?
Abbiamo già detto diversi mesi fa che il virus resiste sulle superfici: 4 ore sul rame, 24 ore sul cartone, 48 ore sulle banconote e 72 ore su plastica e acciaio. Bisogna anche dire che la via di trasmissione mediante le superfici è meno efficace di quella tramite goccioline di saliva e contatto ravvicinato, perché sui materiali il virus si dimezza già dopo 6 ore e la carica infettante diventa meno pericolosa. In ogni caso bisogna lavarsi le mani ogni volta che si rientra in casa e di usare un disinfettante se tocchiamo delle banconote o delle monete, quando siamo fuori casa.