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La nebbia del Corona

Dopo la pausa estiva, che ha presentato un calo della patologia, per rispondere alle domande che ci vengono poste, abbiamo deciso di riprendere la pubblicazione del report, che pensiamo di fare a cadenza mensile, a meno di importanti sviluppi nella malattia. Forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate su studi scientifici rigorosi. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui indicazioni invitiamo sempre a rispettare. Per chi lo desiderasse, giovedì 4 novembre, il dott. Mario Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 21.00. Si parlerà anche di terapia aerosolica. Poiché non si potranno fare delle domande in diretta, chi avesse dei quesiti, può mandarli anticipatamente via e-mail a: studio@mariocanciani.com.

POSSIAMO SMETTERE DI INDOSSARE LE MASCHERINE? 
Uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention americani ha dimostrato che a scuola, se la maggior parte della classe è immune per vaccino o guarigione, l’uso della mascherina chirurgica riduce il rischio di trasmissione del 24%. L’efficacia del presidio sale al 35% in condizioni di immunità intermedia e al 50% in presenza di bassa immunità. Questo dimostra ancora una volta che non dobbiamo smettere di indossare le mascherine, anche se fastidiose, perché sono un efficace mezzo di interruzione del passaggio dell’infezione respiratoria, come abbiamo visto negli ultimi due anni, quando i numeri dell’influenza e delle polmoniti non Covid sono crollati.

POSSO FARE IL VACCINO ANTINFLUENZALE E ANTICOVID INSIEME?
Non ci sono rischi a somministrarli insieme, uno in un braccio e l’altro nell’altro, perché ogni vaccino segue una propria stimolazione anticorpale. Del resto da parecchio tempo ai bambini vengono somministrati più vaccini insieme, senza che siano stati registrati dei problemi.

CI RIAMMALEREMO DI COVID?
Secondo uno studio appena pubblicato su una prestigiosa rivista internazionale, dopo la malattia gli anticorpi proteggono per metà rispetto a quelli prodotti dal vaccino ed entro 17 mesi c’è il 50% di probabilità di riammalarsi, per cui è consigliabile eseguire il vaccino entro 6 mesi dalla malattia e la terza dose dopo 9-12 mesi. A fronte di questi dati pessimistici, bisogna dire che lo studio ha valutato solo gli anticorpi, senza valutare la difesa dei globuli bianchi, che ci aiutano a difenderci e che vengono valutati con altri test, più complessi.

QUANTO DURA L’IMMUNITÀ?
Sei mesi dopo il completamento del ciclo vaccinale anti-Covid, il 99% degli operatori sanitari dell’ospedale Niguarda di Milano aveva ancora una buona presenza di anticorpi in circolo. E nonostante ci sia stato effettivamente un calo fisiologico degli anticorpi IgG (immunoglobuline G), solo lo 0,4% ha contratto il coronavirus, 9 su 10 in modo asintomatico. La curva di riduzione anticorpale è stata più netta e veloce nei primi 3 mesi (tra i 14 giorni e i 3 mesi il calo è stato di circa il 70%) e più lenta e graduale nel periodo successivo (circa il 45%).

COS’È LA “NEBBIA COGNITIVA”?
È una serie di sintomi che si manifestano subito dopo il contagio e possono durare anche mesi dopo la guarigione e sono caratterizzati da confusione mentale, perdita di memoria, difficoltà a concentrarsi, stanchezza cronica, sensazione di estraniazione. Sarebbe causata dall’interessamento del sistema nervoso da parte del Coronavirus, anche se una parte di pazienti, che in realtà non avevano contratto la malattia, riferiva la stessa sintomatologia per problemi psicologici. In ogni caso questi disturbi vanno trattati da più medici assieme: pneumologo, psicologo, e nel caso degli studenti con la collaborazione degli insegnanti.

PERCHÉ SONO CAMBIATE LE REGOLE DELLA QUARANTENA A SCUOLA?
Come abbiamo già spiegato, le modificazioni dei nostri comportamenti durante l’epidemia dipendono dalle maggiori acquisizioni scientifiche, per cui è importante studiare la malattia, possibilmente con studi cooperativi internazionali. Ora l’istituto superiore di sanità consiglia il seguente approccio: con un solo allievo positivo in classe non si fa nulla e la quarantena la farà solo il singolo alunno; con due casi la quarantena scatta solo per studenti e insegnanti non vaccinati; con tre casi invece la classe sarà messa in quarantena e durerà 7 giorni per i vaccinati e 10 per i non vaccinati.

CI SONO NUOVI FARMACI IN ARRIVO?
La ditta Merck ha annunciato di aver pronto il molnupiravir, un farmaco che blocca il materiale genetico del Corona attraverso una modificazione enzimatica, per cui le copie genetiche non sono vitali. Secondo la ditta il farmaco dimezza il rischio di ricovero e di decesso, purché sia somministrato all’inizio della malattia. Il costo è di $700 per paziente che è comunque la metà del costo degli anticorpi monoclonali. Ancora oggi la soluzione più economica ed efficace resta il vaccino.