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Musicoterapia a Fusine

Da diversi anni ci si è accorti che il canto e la musica hanno un effetto benefico sull’umore ma anche su certe patologie respiratorie, come quella asmatica. Una quindicina d’anni fa, con la collaborazione di un tenore e di uno pneumologo tedeschi, avevamo eseguito un’iniziale sperimentazione ma senza valutazione scientifica a causa della malattia del collega tedesco. Ora invece ci si è ripresentata l’opportunità da parte di alcuni ricercatori dell’università di Perugia, i quali sono venuti a Fusine per condurre uno studio in modo scientificamente corretto. I partecipanti al soggiorno sono stati divisi con un metodo statistico scelto dal computer in due gruppi: uno faceva le normali attività, l’altro aggiungeva la musicoterapia. Ai due gruppi sono stati somministrati dei questionari per valutare lo stato di tensione ed ansia e sono stati eseguiti dei test pneumologici complessi e un dosaggio sulla saliva degli ormoni dello stress con un metodo innovativo, per la prima volta in Italia, senza bisogno di eseguire prelievi. Alla fine, i due gruppi sono stati confrontati ed è emerso miglioramento, anche se non statisticamente significativo, nel gruppo che ha eseguito la musicoterapia. È probabile che con un soggiorno di maggiore durata, di almeno due settimane, i vantaggi sarebbero stati più evidenti. Questa è un’ulteriore dimostrazione che non solo la terapia farmacologica, ma anche altre terapie naturali, come la speleoterapia che eseguiamo ormai da 9 anni nelle ex miniere di Cave del Predil, sono efficaci e andrebbero privilegiate soprattutto in un’età di sviluppo, come quella del bambino, più sensibile all’effetto nocivo dei farmaci.