Revid 19 e ALPI: respiro e intelligenza artificiale per un test rapido per il Coronavirus
Da alcuni anni ALPI sta collaborando con Eurotech per la realizzazione di alcuni progetti sull’inquinamento atmosferico e da 6 mesi sul riconoscimento del Coronavirus nel respiro. Si tratta di una metodica nuova, sembra unica al mondo, basata sul principio delle reti neurali: in pratica il computer si “autoistruisce” a riconoscere delle alterazioni nel respiro che poi vengono collegate allo stato clinico del paziente e confrontato con tamponi e test sierologici. Il test dura una ventina di secondi e si basa sulla semplice respirazione in un apparecchio. Se il metodo si rivelerà efficace, si potranno eseguire una cinquantina di test all’ora per singolo apparecchio, con risposta immediata e senza bisogno di eseguire test fastidiosi e costosi.
Diversi mezzi di comunicazione ne stanno parlando, come il quotidiano Messaggero Veneto (vedi articolo) o il TG3 del Friuli-Venezia Giulia (guarda il servizio).
Il dottor Canciani ne ha parlato anche alla trasmissione di Udinese TV “L’agenda” di Alberto Terasso