Disinfettarsi dal Coronavirus?
Proseguiamo con le nostre informazioni settimanali: anche con il ventiduesimo aggiornamento forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Per facilitare la comprensione, cercheremo di usare il meno possibile termini medici e di semplificare i concetti, per esempio usando il termine Corona invece di Covid-19, anche se sarebbe più scientifico, ma potrebbe ingenerare confusione in chi non si occupa di problemi sanitari. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui indicazioni invitiamo a rispettare.
COVID-SEMAFORO ANCHE IN ITALIA?
Due settimane fa abbiamo pubblicato l’iniziativa dell’Austria di mettere un semaforo Covid all’ingresso dei Paesi e delle scuole, in modo che chi vi arriva sappia quali misure preventive adottare. Un simile semaforo – più virtuale che reale – è stato proposto anche in Italia e si basa su tre colori: il giallo scatterebbe con un Rt di trasmissibilità tra 1 e 1,25 e prevede le misure che stiamo attuando in questo momento più scaglionamento a rotazione delle lezioni, didattica a distanza negli istituti superiori, chiusura temporanea dell’Università; l’arancio scatta con un indice di trasmissibilità tra 1,25 e 1,5 e aggiunge al precedente dei lockdown temporanei di 2-3 settimane in zone a rischio, chiusura dei confini, restrizione della mobilità tra Regioni e nella stessa Regione, interruzione delle attività produttive a rischio; il rosso, con Rt superiore a 1,5 prevede un lockdown generalizzato come quello che abbiamo vissuto tra marzo e maggio, chiusura delle scuole, blocco della mobilità tra Regioni e nella stessa Regione.
È PERICOLOSO INDOSSARE A LUNGO LA MASCHERINA?
Diversi studi hanno evidenziato che i tanto temuti effetti collaterali (calo dell’ossigeno e aumento dell’anidride carbonica, alcalosi) si verificano raramente e solo in persone con gravi problemi di salute. Noi abbiamo eseguito un piccolo studio confrontando ossigenazione e anidride carbonica in un gruppo di soggetti sani e di asmatici e bronchitici cronici lievi, medi e gravi a riposo e durante l’attività fisica. Abbiamo visto che i valori dell’ossigeno e dell’anidride carbonica restano praticamente invariati, a parte gli asmatici e i bronchitici cronici gravi, in cui vi era una modificazione dei parametri, seppur modesta.
PER DIMINUIRE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS, PERCH È NON SI SANIFICANO GLI SPAZI ALL’APERTO?
Diversi studi hanno già dimostrato che questa pratica – tra l’altro adottata anche a Udine e poi sospesa – è poco utile, costa molto, causa danni respiratori agli operatori ed è dannosa all’ambiente. In particolare uno studio cinese ha evidenziato che l’ipoclorito di sodio (la comune varecchina, seppur diluita), in presenza di materiali organici presenti sul pavimento stradale, potrebbe dare origine a formazione di sottoprodotti pericolosi, quali clorammine, trialometani e altre sostanze cancerogene. L’unica utilità è stata dimostrata per le superfici di bar e ristoranti, come tavoli e sedie, in aggiunta alle abituali misure preventive adottate dai clienti.
PERCH È CERTE VOLTE SI PARLA DI IGIENIZZARE E ALTRE DI DISINFETTARE E SANIFICARE? C’ È UNA DIFFERENZA?
Per igienizzazione s’intende la rimozione di polveri e sporcizia da oggetti e ambienti: in pratica, serve a rendere igienico, ovvero pulire l’ambiente eliminando le sostanze nocive presenti e si basa sull’uso di detergenti. La disinfezione ha lo scopo di distruggere i microrganismi patogeni che possono essere presenti, usando dei germicidi. La sanificazione prevede il mantenimento della buona qualità dell’aria, per esempio con il ricambio dell’aria negli ambienti utilizzati dalle persone.
SE L’ITALIA È STATA LIGIA AD OSSERVARE LE PRESCRIZIONI, COME MAI ABBIAMO UN AUMENTO DEI CONTAGI?
Sono aumentate la mobilità, le attività commerciali, sono state riaperte le scuole, la gente è tornata a frequentarsi: tutte misure che favoriscono la diffusione del Coronavirus. Specie in questo periodo bisogna osservare le regole preventive: mascherina, lavaggio delle mani, aerazione dei locali, distanziamento sociale. Per quanto riguarda le mascherine, più si indossano e meno ci si accorge di averle addosso.
IL FREDDO NON FA MALE AL VIRUS E QUINDI LIMITA LA SUA DIFFUSIONE?
Tutti i virus, che sono dei piccoli parassiti, sono meno protetti dagli sbalzi di temperatura rispetto agli esseri più complessi, come l’uomo e gli animali; questo è uno dei motivi per il quale la febbre ci protegge dalle infezioni e fino ad un certo livello, di solito 38,5° C, non va soppressa. È probabile che con un inverno rigido le infezioni calino, ma d’altra parte la gente tende di più a stare in ambienti chiusi e quindi a trasmettersi le infezioni.
PERCHÈ I BAMBINI RISENTONO DI PIÙ DELLE MISURE ANTI-CORONA?
In effetti il ritardo del calendario vaccinale, perché il personale dei Distretti è impegnato per il Corona, i minori stimoli per la riduzione dei contatti sociali e delle presenze a scuola, la minore attività fisica, il minore tempo dedicato al sonno, la percezione dell’ansia generalizzata della popolazione, il peggioramento della qualità dell’alimentazione rendono, soprattutto i bambini, più a rischio di alterazioni psicofisiche e metaboliche.
IL CORONA SI COMPORTA DIVERSAMENTE DAGLI ALTRI VIRUS RESPIRATORI?
Rispetto all’influenza, che è il più diffuso virus respiratorio, si è visto che le differenze sono soprattutto nei bambini e nei giovani: essi si ammalano di meno, il loro ruolo nella diffusione è più limitato, la trasmissione bambino-adulto è meno frequente, la riapertura delle scuole ha un ruolo più limitato nella diffusione del Corona.