Coronavirus: vaccino & vaccino
Anche in questo quarantacinquesimo aggiornamento settimanale forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui indicazioni invitiamo sempre a rispettare.
Per chi lo desiderasse, giovedì 8 aprile, il dott. Mario Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 21.00. Si parlerà anche di rinite e di malattie allergiche. Poiché non si potranno fare delle domande in diretta, chi avesse dei quesiti, può mandarli a: studio@mariocanciani.com.
QUANTI ANNI HA FATTO PERDERE IL CORONAVIRUS A OGNI PERSONA DECEDUTA?
Secondo un recente studio pubblicato su Scientific Reports, oltre 20,5 milioni di anni di vita possono essere stati persi a causa dei decessi per COVID-19 a livello globale, con una media di 16 anni persi per ogni persona deceduta.
IL VACCINO ANTINFLUENZALE PROTEGGE DAL CORONA?
Secondo i risultati di una ricerca eseguita su centinaia di migliaia di vaccinati, che ha fatto il vaccino antinfluenzale nel 2020 e poi ha contratto la COVID, i vaccinati hanno avuto una forma più leggera di chi non era stato vaccinato. Le spiegazioni sarebbero che gli anticorpi prodotti con l’influenza abbiano un effetto protettivo anche sul Corona e che le persone che hanno scelto di vaccinarsi sono più attente a rispettare i consigli preventivi (distanziamento, disinfezione delle mani, ricircolo dell’aria, …).
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL VACCINO JOHNSON&JOHNSON?
È un vaccino che utilizza come vettore un adenovirus, come il vaccino Astra Zeneca, però di tipo umano e non derivato dallo scimpanzé. Si somministra in un’unica dose – il che non è poco in questo periodo in cui c’è forte richiesta di vaccini – per via intramuscolare nel braccio e si conserva per 3 mesi alla normale temperatura del frigorifero. L’efficacia è stata testata in circa 50.000 persone in USA, Sudafrica e Sud America con più di 18 anni ed è risultata del 67%, che aumenta nelle forme gravi al 77% dopo 2 settimane e all’ 85% dopo 1 mese. Può essere somministrato in chi allatta, in chi ha deficit immunitari, la protezione inizia dopo 2 settimane dalla somministrazione. Sembra che le reazioni avverse siano molto modeste, minori degli altri vaccini.
SONO IMMUNODEPRESSO. IN QUANTO TEMPO ELIMINO IL CORONA DALLE VIE AEREE?
Uno studio USA ha valutato sulle colture cellulari la contagiosità di 20 pazienti con COVID-19 in un gruppo di pazienti immunodepressi per terapie tumorali e ha stabilito che il virus può permanere in fase attiva in naso e gola fino a 60 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi. Questo dato è importante perché, oltre a farci capire di proteggere chi ha un calo delle difese immunitarie, ci mette in guardia sulla diffusione del virus da parte di questi pazienti.
QUAL’È IL PESO DELLE VARIANTI IN ITALIA?
È molto variabile a seconda delle Regioni: per la variante inglese è dell’87%, dal 60% della Liguria al 90% di Friuli Venezia Giulia, al 100% di Trentino e Val d’Aosta; per la variante brasiliana la media è del 4%, con punte del 32% in Umbria; la variante sudafricana invece è rara, intorno all’1%.
CI SONO NUOVI FARMACI ALL’ORIZZONTE?
Dopo aver studiato i farmaci per impedire l’entrata del virus nelle cellule, più facile da verificare, ora un gruppo di ricercatori italiani e americani ha proposto un farmaco che blocca l’uscita del Corona dalle cellule, per cui non può replicarsi e quindi diffondere la malattia. L’osservazione è partita dal fatto che alcuni pazienti con forme gravi attivavano più facilmente degli enzimi all’uscita dalle cellule. Le prove in laboratorio sono molto promettenti, ora vedremo cosa succederà negli ammalati.PERCHÉ SONO IMPORTANTI I GRASSI NEL POLMONE?
Uno studio israeliano ha visto che il Corona fa produrre molti trigliceridi alle cellule polmonari, che poi intasano gli alveoli e portano i danni che tutti ormai conosciamo. Per questo motivo questi studiosi hanno proposto di utilizzare il Fenofibrato, un farmaco usato per diminuire i trigliceridi nel sangue, che può essere preso per bocca e costa pochissimo. I primi dati sono buoni, con calo dei grassi polmonari e miglioramento della respirazione. Bisogna attendere una conferma con più informazioni per delle conclusioni definitive.