Coronavirus, via dalle Indie
Anche in questo quarantottesimo aggiornamento settimanale forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui indicazioni invitiamo sempre a rispettare.
Per chi lo desiderasse, giovedì 29 aprile, il dott. Mario Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 21.00. Si parlerà anche di rinite e di malattie allergiche. Poiché non si potranno fare delle domande in diretta, chi avesse dei quesiti, può mandarli a: studio@mariocanciani.com.
COSA SI SA SULLA VARIANTE INDIANA?
La sua caratteristica principale è che presenta due mutazioni che eluderebbero gli anticorpi prodotti da infezioni precedenti o dai vaccini. I sintomi sono gli stessi delle altre varianti ma da quello che hanno riferito i ricercatori indiani, più eclatanti. In India ha completamente soppiantato la variante inglese.
I VACCINI FUNZIONANO CONTRO LA VARIANTE INDIANA?
La resistenza ai vaccini deve essere ancora dimostrata. Secondo i primi dati da Israele, il vaccino Pfizer-BioNTech è parzialmente efficace contro la variante indiana. Il vaccino indiano, costituito da un virus inattivato come il vaccino cinese, funzionerebbe contro questa variante, ma per ora non è autorizzato in Europa. Questa nuova variante deriva dalla scelta scellerata di non obbligare i cittadini al lockdown e alle misure di distanziamento e protezione.
POICHÉ SI DICE CHE I GIOVANI CONTAGIANO MOLTO, PERCHÉ NON SI PENSA AD UNA LORO VACCINAZIONE?
Finora i vaccini sono stati testati negli adulti, per questioni etiche. Sono in corso degli studi dai 16 anni e uno di Pfizer dai 12 ai 15 anni, nel quale il vaccino sembra dare una protezione del 100%, grazie a una grande produzione di anticorpi, tipica di questa età. Sono in corso altri studi nei bambini al di sotto dei 12 anni, nelle donne in gravidanza e nei pazienti con malattie rare, ma finora non si sanno i particolari.
SI PUÒ QUANTIFICARE IL RISCHIO DI TROMBOSI DA VACCINO?
Bastano alcuni numeri per farci capire – per chi vuole farlo- cosa causa la Covid-19: trombosi da Covid 165.000/milione; trombosi da pillola anticoncezionale 500-1.200 casi/milione; trombosi da fumo 1.763/milione; trombosi da vaccino AstraZeneca 1-4/milione. Le cifre parlano da sole, ogni commento è superfluo.
I VACCINI IMPEDISCONO LA TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE?
Mentre sapevamo che i vaccini impediscono la malattia, ora abbiamo conferma che impediscono anche la trasmissione del Coronavirus e questo vale anche per le varianti finora note. Come sempre la scienza ha bisogno di prove e controprove e deve cambiare opinione in base ai dati che vengono processati, ma per ora possiamo stare tranquilli.
HA SENSO SOMMINISTRARE UN VACCINO DIVERSO ALLA SECONDA DOSE?
Sembra che non ci siano problemi, anzi secondo alcune ricerche un secondo vaccino diverso dal primo amplificherebbe la risposta immunitaria. Come per il cambio d’indicazione a seconda dell’età dei vaccinandi, anche in questa occasione dobbiamo attenerci agli studi scientifici.
COS’È IL TEST RAPIDO “FAI DA TE”?
Per scoprire sempre più precocemente ammalati e individuare gli asintomatici, il ministro della salute ha autorizzato l’esecuzione in proprio da parte delle persone di un test antigenico, che è meno doloroso di quello molecolare e che dà risultati in 15 minuti. I test antigenici sono meno precisi di quelli molecolari ma possono essere utili a rilevare eventuale positività, che poi vanno confermate con il test molecolare, il quale però va eseguito in laboratori specializzati, richiede più tempo ed è un po’ doloroso.