Coronavirus: lavare le mascherine?
Anche in questo quarantasettesimo aggiornamento settimanale forniremo notizie pratiche sull’infezione da Coronavirus, basate sulle domande che ci vengono poste più spesso. Il report non vuole sostituire il ruolo del curante, né quelle della sanità regionale, le cui indicazioni invitiamo sempre a rispettare.
Per chi lo desiderasse, giovedì 22 aprile, il dott. Mario Canciani sarà presente su UdineseTV, canale 110, alle ore 21.00. Si parlerà anche di rinite e di malattie allergiche. Poiché non si potranno fare delle domande in diretta, chi avesse dei quesiti, può mandarli anticipatamente a: studio@mariocanciani.com.
IL VACCINO JOHNSON&JOHNSON È SICURO?
Come abbiamo già segnalato, questo vaccino è simile a quello di AstraZeneca, solo che utilizza come vettore un adenovirus umano, invece che da scimpanzé. Come questo vaccino, ha dato gli stessi problemi e in particolare i più gravi sono le trombosi, che hanno interessato, con la frequenza di 1 su milione di vaccinati, specialmente donne sotto i 60 anni ed entro 3 settimane dalla vaccinazione. Il meccanismo sembra essere lo stesso di AstraZeneca: l’adenovirus stimolerebbe la produzione di anticorpi che attiverebbero le piastrine a formare un trombo.
PER TRATTARE LA TROMBOSI È UTILE L’EPARINA?
In teoria l’eparina, diminuendo la coagulazione, dovrebbe prevenire la trombosi, però si è visto che questa si verifica con un meccanismo simile ai rari casi di chi prende l’eparina. In caso di trombosi si è deciso di utilizzare altri anticoagulanti associando degli anticorpi che bloccano l’infiammazione, chiamati immunoglobuline. Oggi dovrebbe uscire il documento della Società Italiana per l’Emostasi e la Trombosi che fornirà un protocollo di comportamento adeguato, dopo aver esaminato tutti i casi che si sono presentati in Italia.
COSA SI PUÒ FARE PER PREVENIRE LA TROMBOSI?
In attesa di conoscere le indicazioni del documento riportato sopra, per ora non ci sono esami clinici da fare prima della vaccinazione, né ricercare condizioni patologiche che uno conosce o sospetta di avere. Neanche l’assunzione di farmaci preventivi sembra avere effetto.
SONO POLIALLERGICA. CHE PRECAUZIONI POSSO PRENDERE PRIMA DI VACCINARMI?
Il vaccino –di qualunque tipo – non va somministrato 1) a chi è allergico a polietilenglicole e polisorbato. Si può eseguire un esame cutaneo indolore tramite prick e patch test e la risposta si ha dopo 15 minuti e 48 ore, rispettivamente; 2) a chi ha avuto alla prima dose orticaria generalizzata, difficoltà di respiro con edema della glottide e broncospasmo. Il vaccino invece può essere somministrato a chi ha avuto reazioni più lievi come dolori alle articolazioni e ai muscoli, arrossamento, febbricola, dolore in sede di iniezione.
QUANTO TEMPO DEVO RESTARE IN OSSERVAZIONE DOPO IL VACCINO?
Per evidenziare eventuali reazioni immediate – che sono le più pericolose – bisogna restare nella sede di vaccinazione per almeno 15 minuti e questo soprattutto per chi soffre di problemi allergici come rinite, dermatite, asma o allergia alimentare. L’osservazione aumenta a 1 ora e va eseguita in ambiente protetto – di solito in ospedale – per chi ha avuto in passato reazioni gravi ad alimenti, imenotteri, farmaci, latice e le sostanze contenute nel vaccino riportate sopra.
COS’È IL COCKTAIL MIRACOLOSO?
Anche se finora non esiste un farmaco specifico per il Coronavirus, diversi gruppi di ricerca cercano di trovare la soluzione a questo problema. Un gruppo di scienziati tedeschi ha visto che la combinazione dell’antivirale remdesivir con l’antidepressivo fluoxetina e con l’antifungino itraconazolo abbatte di oltre il 90% la replicazione del SARS-CoV-2. I test sono stati condotti in laboratorio,ora si sta passando agli animali e poi agli umani, prima volontari e poi ammalati.
LE MASCHERINE SI POSSONO LAVARE?
Uno studio condotto con rigore scientifico e sponsorizzato da un’associazione dei consumatori, ha evidenziato che le comuni mascherine chirurgiche – quelle azzurre – mantengono inalterata la loro attività filtrante fino a 5 lavaggi a 30°. Un precedente studio francese aveva evidenziato fino a 10 lavaggi. Ancora maggiore è il numero di lavaggi per le mascherine riusabili, fino a 100 per certi prodotti, ma che attendono da un anno l’autorizzazione ministeriale, che è già stata concessa in Francia, Belgio, Svizzera, Portogallo e Spagna. Questa decisione avrebbe forti ricadute economiche e ambientali: solo nelle scuole vengono eliminate ogni settimane 135 tonnellate di mascherine, che producono 118 tonnellate di CO2 per il loro incenerimento.